Valutare Order & Chaos Online, il nuovo MMORPG della Gameloft è difficile: per essere obiettivi si deve scindere completamente la parte tecnica (come al solito assolutamente perfetta, diciamolo subito) da quella “emotiva” che per sua natura è molto personale. Inutile negare un fatto: Order & Chaos Online è la risposta Gameloft a World of Warcraft, e gli somigli in tutto, al limite della clonazione. Inoltre è quasi impossibile valutare un MMORPG dopo solo poche ore di gioco, e non abbiamo la pretesa di farlo: quello che segue è quindi il “diario” di un’esperienza personale con la prima dozzina di ore di gioco, con parecchi dati oggettivi, e qualche impressione personale su un gioco grandioso… almeno in potenza.
Premessa: quando i vostri colleghi sono troppo disponibili a delegarvi un lavoro, è già di per se un gran brutto segno. E avrei dovuto capirlo subito: “No, no, tranquilla, recensiscilo pure tu!”, seguito dalle parole magiche: “So che ci tieni!”… ed eccomi alle prese con Order & Chaos Online.
Gioco la carta del gioco di gruppo: “Dai ragazzi, ce lo scarichiamo tutti e si fa nottata!”… ma stranamente tutti avevano impegni. Altro gran brutto segno, innegabilmente… ma si sa che in redazione i MORPG non piacciono a molti, mi dico. Pazienza, stappo una birra e attacco con la creazione del personaggio. Non sapevo in che guaio mi stavo cacciando…
Gioco la carta del gioco di gruppo: “Dai ragazzi, ce lo scarichiamo tutti e si fa nottata!”… ma stranamente tutti avevano impegni. Altro gran brutto segno, innegabilmente… ma si sa che in redazione i MORPG non piacciono a molti, mi dico. Pazienza, stappo una birra e attacco con la creazione del personaggio. Non sapevo in che guaio mi stavo cacciando…
Alle basi di ogni MMORPG c’è, ovviamente, la creazione del proprio personaggio: che è fondamentale perchè con quella montagnetta di pixel si passeranno un sacco di ore, ed è inevitabile sviluppare un contatto “affettivo”. In Order & Chaos Online si deve innanzitutto scegliere il sesso e la propria razza di appartenenza, e a disposizione ne abbiamo 4: Umani ed Elfi (per l’Ordine) e Orchi e Non-Morti (per il Caos). Il secondo passo è scegliere la classe tra Guerrieri (potenti attacchi a corto raggio), Maghi (attacchi magici elementali a lunga gittata), Monaci (con caratteristiche diverse a seconda della Fede di appartenenza) e Ranger (agili e capaci di usare arco e frecce). Dopo queste scelte essenziali si passa alla personalizzazione estetica del personaggio: si possono scegliere tra diverse capigliature e qualche tipologia di volto differente, anche se le opzioni, bisogna ammetterlo non sono tantissime. Infine si nomina il personaggio e si sceglie una località di partenza, et voilà, siamo pronti a partire.
Decido di “farmi” un “bel” ranger Non-morto, per sfatare il mito delle ragazze che usano sempre maghe elfiche, e parto a giocare in mezzo a delle montagne. Il primo impatto visivo è davvero entusiasmante. E’ innegabile che il comparto grafico del gioco sia notevole. Le ambientazioni sono davvero ben realizzate: scenari vasti, complessi, ricchi di particolari. Sono anche abbastanza varie, con foreste, deserti, zone collinari etc. Anche i personaggi sono ben fatti e si muovono in maniera molto convincente. Certo… nulla di nuovo: lo stile del gioco è piacevolissimo, ma ricalca in maniera pericolosamente vicina al plagio quello di World of Warcraft.
Come sempre, la Gameloft lascia un po’ perplessi: tecnica eccellente, originalità inesistente. Dopo una prima scorazzata in giro per l’ambiente, e uno sguardo a personaggi e nemici, mi sorge spontaneo un interrogativo… Con un simile gioco in cantiere, su cui sono state chiaramente investite moltissime risorse in termini di realizzazione, perchè non investire un po’ anche in termini di concept? Personaggi così belli, non potevano essere almeno un poco originali?
Eppure nonostante le mie perplessità vado avanti a giocare… Al di là di ogni considerazione estetica il gioco è davvero gradevole, e mi cimento nelle prime fasi. In giro vedo parecchi altri giocatori, tutti affaccendati per i fatti loro ad assolvere alle quest iniziali, di tipo abbastanza classico: colleziona dieci rocce, uccidi 5 mostri di un tipo e 4 di un altro, sconfiggi il boss. Gli spostamenti sono abbastanza agevoli: con la mano sinistra si controlla un classico joystick virtuale, mentre con la destra è possibile orientare lo sguardo del personaggio. Il sistema è semplice e funziona bene, salvo qualche (raro) inceppamento (per cui esiste comunque un’apposita opzione che permette al personaggio di rimateriallizzarsi altrove).
Rimango un po’ delusa dalla gestione dei combattimenti. Inizialmente sembrano esserci solo due abilità: una per i colpi a lunga gittata e una per il combattimento corpo a corpo, che però si attiva da sola, rendendo il tutto un po’ noioso… ma non importa, le cose da fare non mancano, il personaggio avanza e ci sono nuovi oggetti, nuove armi, e nuove abilità disponibili poco per volta. Se vi stancate delle varie quest che vi vengono assegnate potete iniziare a girovagare liberamente… anche se questo non è sempre consigliabile, per diverse ragioni: perdersi è abbastanza facile, nonostante la presenza di una cartina (che non è proprio chiarissima) e sebbene siano presenti numerosi “portali” per rendere più veloci gli spostamenti, il mondo esterno non è diviso in regioni e se non si fa attenzione ci si trova catapultati in zone decisamente “difficili” da affrontare…
Dopo un esperimento non proprio positivo mi sono trovata a morire. Nessun dramma, per fortuna: al di sotto del decimo livello ci si rimaterializza nel cimitero più vicino, senza alcuna penalità. Oltre il decimo invece il gioco prevede una “tassa” da pagare in soldoni contanti. Ovviamente è possibile resuscitare sul posto… ma per farlo occorrono delle Pietre Runiche, che ovviamente sono vendute a caro prezzo: e qui non parliamo più di monete d’oro, ma di sonanti euro!
Tra riflessioni e missioni varie inizio a stancarmi della faccia triste del mio Non-Morto, e mi creo la solita elfa monaca, giusto per tener fede al clichè. L’ambientazione è diversa, le missioni non troppo, e mentre ricomincio a collezionare denti e gusci e granchi e pelli di lupo inizio anche a realizzare una cosa tremendamente sconfortante. Order & Chaos ha cercato di copiare World or Warcraft, è vero, e ci è pure riuscito benino… ma ha dimenticato un “piccolo” particolare: tutta la storia, tutta l’ambientazione, tutta la mitologia, in parole povere: tutto quello che non è prettamente tecnico.
Order & Chaos dovrebbe avere un senso di progressione o un avanzamento di qualche tipo… ma invece non pare ci sia nulla. Indipendentemente dalla fazione che sceglierete, non cambierà un bel niente: avrete delle missioni tendenzialmente simili e insomma, con il Non-Morto cattivo mi sono ritrovata ad aiutare le vedove e sbaragliare i banditi e i goblin, esattamente come con l’elfa “buona”! Il background è praticamente inesistente: i persoanggi parlano, eccome, ma non dicono molto su cosa stia succedendo nel mondo, e non ci danno alcun tipo di riferimento ulteriore a “Uccidi 20 coccodrilli e sarai ricompensato”.
Forse si tratta solo dell’inizio, anzi me lo auguro proprio: ma dopo una dozzina di ore di gioco su due diversi personaggio, non pare essere successo nulla, nè a me, nè al resto del mondo. Questo non toglie nulla agli indiscutibili meriti tecnici del gioco, ma toglie tutto alla sua anima, praticamente inesistente. Mentre l’elevato numero di oggetti e di armi disponibili rende possibile raffinare la personalizzazione del personaggio, minimizzando i rischi di imbattersi in cloni di se stessi, non si può certo dire lo stesso del gioco in se.
L’impressione iniziale di Order & Chaos Online è fondamentalmente positiva… anche se emotivamente fatico a legare con un gioco che sembra non avere nulla da dire ai proprio giocatori se non: Compratemi, sono uguale ad un altro gioco che vi piace!”. Ma è chiaro che di questo importa solo a me, e basta dare un occhiata ai commenti entusiastici di iTunes per capire che la ragione del successo di questo gioco è proprio l’aver bellamente copiato un altro!
Order & Chaos resta un prodotto magistralmente realizzato, adattissimo ai fan dei MMORPG (e di Warcraft, in particolare) capaci di non badare troppo alla mancanza di originalità dei suoi contenuti.
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