Sapevo che l’operazione Sandstorm non sarebbe stata facile, quando ho avviato Modern Combat 2: Black Pegasus di Gameloft mi sono trovato a dover fuggire da una prigione con i pochi mezzi che avevo, sembrava tutto finito ed invece mi sono trovato nell’europa dell’est a dover combattere contro i più spietati mercenari e tra fanatici arabi, grazie all’aiuto delle armi più tecnologiche ho passato indenne dodici campi di battaglia.
Chi ha giocato a Modern Combat: Sandstorm sa di cosa sto parlando, un FPS in prima persona “con le palle”, definito thriller per l’intensità delle sparatorie vi catapulterà subito nell’azione più sfrenata, iniziamo con analizzarne la trama. Se pensate di trovarvi davanti all’ennesimo sparatutto in prima persona senza uno straccio di storia vi sbagliate, l’ottimo filmato renderizzato a cui ci ha abituato Gameloft ci introdurrà in sud america, dopo che il nostro aereo ha subito un attacco veniamo catturati e torturati, fino all’arrivo del soldato Downs che ci aiuterà a scappare da quell’inferno fatto di alberi che si muterà in altri scenari tra cui una piattaforma petrolifera, un deserto e una giungla tropicale. Per quanto ci si possa sforzare nemmeno più Tom Clancy riesce a trovare soggetti originali per le ambientazioni militari, il lavoro fatto dall’editor francese è comunque buono. Aiuta molto il taglio cinematografico di alcune scene, il bullet time e le numerosi interazioni linguistiche tra i Black Pegasus.
Per controllare il nostro alter-ego useremo il pad che vedere sulla destra per andare avanti ed indietro e fare lo strafe a destra e a sinistra, per muovere la visuale in alto o in basso avrete tutta la parte alla sinistra del pad virtuale, per sparare userete quell’icona con il proiettile sulla sinistra.
Come potete vedere dallo screen potrete pausare il gioco, selezionare una musica dal vostro smartphone, cambiare arma facendo lo slide sull’icona in alto a destra o ricaricarla tappandola, lanciare granate o usare oggetti alternativi, andare in modalità mirino con la piccola icona in basso a destra e alzarvi o abbassarvi con l’icona del soldato in piedi in basso a destra. E’ possibile customizzare i controlli, mi sono trovato comunque bene con questo layout, invece non mi ha entusiasmato la precisione nei controlli e durante le missioni ho dovuto attivare la mira automatica.
Come potete vedere dallo screen potrete pausare il gioco, selezionare una musica dal vostro smartphone, cambiare arma facendo lo slide sull’icona in alto a destra o ricaricarla tappandola, lanciare granate o usare oggetti alternativi, andare in modalità mirino con la piccola icona in basso a destra e alzarvi o abbassarvi con l’icona del soldato in piedi in basso a destra. E’ possibile customizzare i controlli, mi sono trovato comunque bene con questo layout, invece non mi ha entusiasmato la precisione nei controlli e durante le missioni ho dovuto attivare la mira automatica.
Il gameplay è forse la parte più controversa del gioco, è a ottimi livelli, azioni fluide, operazioni solitarie o in team avvincenti, minato però dalla poca precisione nei controlli e dall’assenza di potersi “affacciare” in modalità mirino, dovendo ricorrere allo strafe che rende le sparatorie più tattiche molto meccaniche. Nota dolente l’intelligenza artificiale, a parte qualche spostamento secondo me pre-impostato ci troveremo di fronte a delle sagome, il livello di difficoltà è comunque buono infatti non sempre uscirete dalla mischia indenni. Inoltre sono presenti nel gioco interazioni quali aprire le porte o piazzare bombe e in alcuni casi il bullet time ci introdurrà a stralci cinematografici che supereremo tappando le icone che compariranno a schermo.
Se qualcuno si lamenta del numero di armi e di cambi di battaglia prendo un bazooka e gli faccio saltare l’androide, 15 gioiellini tratti dal mondo militare e 12livelli che, come detto in precedenza, ci porteranno in giro per il mondo, in questo campo MC2:BP è promosso a pieni voti. Di questo ne risente la longevità che è a livelli di qualità altissima aiutata anche dal multiplayer punta di diamante di MC2:BP. Potrete infatti sfidare 10 giocatori umani e scegliere tra quattro modalità: Battle, Team Battle, Defuse the Bomb & Capture the Flag, se siete amanti del multi giocatore troverete il titolo eccelso.
Il povero guerrigliero non sa di essere a tiro, anche se lo sapesse non avremmo la possibilità di vedere il terrore nel suo volto, nonostante questa finezza a cui assisteremo negli FPS da home console la grafica è a livelli alti, menzione speciale va al motore grafico: un capolavoro a “pixel aperto”. Proiettili ed esplosioni causate da bazookate per far saltare corazzati o barriere della versione HD non hanno creato problemi sul Motorola Defy segno che la conversione da iPhone è un lavoro ben fatto.
Cosa leggete sotto l’icona sonoro? Dream Theater, per i palati difficili è possibile ascoltare la musica presente nello smartphone durante le sessioni di gioco. Ho tenuto la musica nativa del gioco per farmi un’idea anche se in questo stile di giochi preferisco sentire i bozzoli di proiettile cadere per terra.
Conclusione: Modern Combat 2: Black Pegasus è un FPS completo, poche pallottole possono scalfire un titolo di questa portata, dovendo essere però un “rompi rompi” devo purtroppo dire che lo spessore tattico mi ha deluso notevolmente. Non siamo di fronte al Duca – Duke Nukem ndBuothz – dove la parte tattica lascia spazio a goliardia e un bagno di sangue, però mi aspettavo dal titolo Gameloft qualcosa in più dal punto di vista strategico.
Il motore grafico e la qualità del multiplayer alzano di molto il voto finale, il lavoro fatto dal team Gameloft offre un punto di riferimento negli sparatutto in prima persona per smartphone piazzando MC2:BP nei primi gradini del podio degli FPS.
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