Ad un paio di settimane dal rilascio ufficiale di Android 4.2 per Samsung Galaxy Nexus (da qualche giorno anche per quelli italiani) e ASUS Nexus 7, abbiamo deciso di realizzare una breve recensione (atipica?) del sistema operativo. Le novità sono interessanti, ma non sono così numerose da rischiare di parlare solo di una parte di esse. Abbiamo quindi preso in esame Android 4.2 in entrambe le sue incarnazioni e abbiamo cercato di di esprimere un giudizio.
Widget nel lockscreen
Iniziamo con quello che vediamo alla prima accensione e anche quello che probabilmente è la novità con più ombre per quanto riguarda questa versione di Jelly Bean. E’ infatti possibile aggiungere alcuni widget nel lock screen, per la precisione uno per pagina e per la precisione solo uno fra: Gmail, SMS, calendario e l’orologio digitale (già presente nella pagina principale). Dopo aver provato questa soluzione quotidianamente per molti giorni, possiamo affermare che, per quanto sia una funzione “simpatica” sia ancora molto lontana dall’essere utilizzabile o quantomeno anche solo decentemente implementata. Senza entrare troppo nei dettagli, chiunque abbia provato i widget nel lockscreen si sarà scontrato con quella sensazione di frustrazione nel tentare di utilizzarli, di interagirci, di cambiare pagina o di svolgere qualsiasi operazione. L’implementazione su tablet è lievemente migliore, per il semplice fatto che il tasto di sblocco è impossibile da nascondere, cosa che invece accade spesso cercando di usare i widget nel bloccoschermo di Galaxy Nexus. Anche l’implementazione di un tasto dedicato a Google Now (nella barra inferiore) non è propriamente intuitiva e aggiunge un ulteriore tasto attivo durante il bloccoschermo. Se uno schermo bloccato dovrebbe permette solo di sbloccare lo schermo, ormai ha ben 6 punti funzionanti: il lato destro, quello sinistro, la barra delle notifiche, il widget, lo sblocco e Google Now.
L’unica funzione che ci sentiamo di promuovere è l’implementazione della fotocamera attivabile con uno scorrimento dal bordo destro verso sinistra, lasciandoci finalmente liberi di sbloccare lo schermo con la relativa ghiera, in qualsiasi direzione.
Quick settings
Altra grande novità è l’impelemtazione dei quick settings, ovvero i “cosìdetti” toggles che su smartphone Acer, Samsung LG e non solo, sono già presenti nella barra delle notifiche. Basterà trascinare la barra delle notifiche con due dita, oppure aprire la barra delle notifiche normalmente e poi premere il tasto dei quick settings, per accederci in un attimo. Su tablet la barra dei quick settings è invece disgiunta da quella delle notifiche e leggermente allineata a destra.
In molti hanno lamentato che questi tasti non servono ad attivare rapidamente le relative funzioni (come Wi-Fi o bluetooth), ma portano “semplicemente” al relativo menu. Sono però sicuro che questa soluzione accontenterebbe solo una metà degli utenti Android, mentre l’altra metà è già contenta di questa implementazione. Personalmente, per esempio, mi trovo a mio agio con questa soluzione, in quanto la maggior parte delle volte che devo interagire con la Wi-Fi devo anche configurare una nuova rete. Stessa cosa per il bluetooth. Certo è che lasciare uno spazio vuoto nella griglia 3×3 non ha molto senso dal punto di vista estetico: NFC avrebbe sicuramente trovato un ottimo posto in quello spazio.
Tastiera a trascinamento
La tanto osannata tastiera a trascinamento (che ha in Swype la sua migliore implementazione) è finalmente arrivata di default su Android. Il trascinamento funziona in modo eccellente e non rimpiangerete assolutamente la tastiera Swype. Rimangono ancora alcune perplessità su alcune funzioni mancanti, come la punteggiatura in seconda funzione, oppure la complicata procedura da seguire per aggiungere una nuova parola al dizionario. La strada è buona, ma c’è ancora da fare per non farsi mancare realmente Swype (per chi già la utilizzava).
Permessi di installazione
Molto interessante il modo in cui vengono visualizzati i permessi richiesti dalle applicazioni installate tramite apk e non solo. Sempre per le applicazioni installate fuori dal Play Store, è adesso disponibile anche un’opzione che se abilitata vigilerà su tutte le vostre applicazioni di terze parti verificando, per quanto possibile, se queste sono dei malware.
Daydream
Daydream è il nome associato alla funzione che permette di avviare una specie di salvaschermo personalizzato quando il telefono è in carica o nella dock (o in entrambi i casi). Le possibilità sono varie: l’orologio, i jelly bean volanti, colori psichedelici, una cornice con le proprie foto, le notizie di Currents e infine un muro di foto personali volanti. L’unica vera funzione innovativa è quindi la possibilità di trasformare il vostro tablet in una cornice digitale quando è in carica (o nella dock). Niente di rivoluzionario quindi, solo una funzione “simpatica”.
Android Beam
Piccola ma interessante novità per Android Beam. Adesso sarà possibile scambiare foto e video tramite Android Beam. Come sappiamo questa tecnologia sfrutta NFC, che però non è “capace” di spostare grandi quantità di dati. Se S Beam di Samsung aveva ovviato tramite Wi-Fi Direct, Google ha realizzato lo stesso sistema tramite Bluetooth. Più lento, ma con una maggiore compatibilità.
Multi-utente
Il multi-utente aveva fatto la sua comparsa già in Android 4.1, ma era utilizzabile solo con dei “trucchi”. Adesso, com’era prevedibile, il sistema è perfettamente integrato e utilizzabile da subito, ma solo nei tablet. La scelta è abbastanza comprensibile, in quanto è molto probabile che un tablet possa essere utilizzato da più persone all’interno della propria famiglia o dello stesso ambito lavorativo. L’amministratore potrà creare nuovi utenti e eliminarli. Ognuno avrà dati e applciazioni separati, ma nel caso dell’installazione della stessa applicazione su più account, il file sarà in realtà condivisa (ma non i suoi dati).
Nuova fotocamera
La vera novità della fotocamera di Android 4.2 Jelly Bean è sicuramente Photosphere, che permette di fare foto a sfera intorno a noi e poi, a piacimento caricarle anche su Google Maps, oppure farne “tiny world” (come quello che vedete qui a fianco) e condividerli con gli amici. Tutte le impostazioni sono a portata di tocco, in qualsiasi punto dell’interfaccia. Se da un certo punto di vista è comodo, non doversi preoccupare di dove poggiare il dito, dall’altro l’utilizzo è solo parzialmente semplice. Il dito infatti non deve mai essere staccato dallo schermo e spesso ci si trova a coprire con lo stesso dito la visuale delle relative opzioni.
GMail
Gmail aggiunge alcune funzioni utili, come lo zoom nelle mail e l’archiviazione rapida tramite slide laterale. Comodo e intuitivo. Anche gli allegati sono gestiti meglio e mostrati a fine mail, piuttosto che all’inizio.
Conclusioni
Android 4.2 è un sistema solido e potente, come dopotutto però era anche Android 4.1. Funzionalità che hanno reso questo sistema ancora più concorrenziale sono sicuramente il multi-utent, il nuovo GMail e Photosphere. Altre novità sono gradite, ma non hanno realizzato un vero valore aggiunto rispetto al passato (vedi daydream). Altre funzionalità sono invece di sicuro interesse, ma hanno l’aspetto di opere incompiute, tanto da essere quasi certo che riceveranno una nuova rivisitazione nella prossima versione di Android (4.3 o 5.0 che sia). Gli utenti di Android 4.1, potranno quindi dormire sonni tranquilli. Sempre che riusciate a resistere al fascino di una foto sferica.
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